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La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri – B.Severgnini

2011/01/29 - Letteratura di: MG Colombo

In casa nostra c’è sempre stato un Severgnini. 

Anche in duplice copia. Anche in Inglese. 

Mia madre  regalò  Le lezioni semiserie, nel 1992, ad un nipote recalcitrante ad imparar l’Inglese, con dedica “Se lo conosci non ti uccide” ( l’Inglese, non Severgnini of course ).

Fu promosso Matteo, anche divertendosi.

Con minore successo, ma pur sempre divertendomi, lo utilizzo io, da quando in età poco consona, mi son intignata ad imparar l’Inglese.

An Italian in Italy è stato regalato ad amici stranieri, follemente desiderosi di addentrarsi nei misteri della nostra italica pittoresca psiche.

La fidanzata parigina di mio figlio, oggi, lo utilizza come testo scolastico, nel suo Liceo, a Parigi: Inglese e Sociologia in una botta sola.

La frase di L.Barzini, in esergo alla versione italiana de La testa degli Italiani,  in questo clima intesito, suona sinistramente attuale, “Essere onesti con se stessi  è la migliore forma di amor di patria “…………

Ed ora, nelle giornate più hard della nostra storia nazionale, trasformata in un orrido caravanserraglio, arriva La pancia degli Italiani, che, senza sermoneggiare, scopre, con lucida semplicità e concisione, i meccanismi di un inspiegabile consenso. 

Nell’attuale pericolosa fibrillazione, facciamo voti che lo scritto valga, con opportuna tempistica, prima per noi contemporanei che per i posteri, cui è dedicato.

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2 thoughts on “La pancia degli italiani. Berlusconi spiegato ai posteri – B.Severgnini

Magico

da B.Severgnini
http://www.corriere.it/italians/

Cosa possiamo fare? Decalogo dell’italiano esausto ma non rassegnato

1. Pensare col cervello e non con la pancia 2. Pensare che non ha ragione chi urla di più 3. Pensare che la nostra reputazione internazionale può solo migliorare 4. Pensare che negli organi cavi (la pancia) il vuoto non esiste: un’alternativa politica arriverà 5. Pensare che i ragazzi italiani hanno bisogno di modelli alternativi a Minetti & Fede 6. Pensare che non può andare sempre così 7. Pensare che l’incoerenza non è reato, ma altre cose sì 8. Pensare che gli imperi, da Roma (V sec) a Venezia (XVIII sec) a Playboy (XX sec), finiscono sempre così 9. Pensare che il Capo, quando dice, “Mi vogliono sputtanare!”, avrebbe potuto usare un altro verbo. 10. Pensare.

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Magico

vedi intervista a Severgnini alle Invasioni Barbariche

http://www.youtube.com/watch?v=0UmQO5AeSsI

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