Auditorium Parco della Musica
viale Pietro de Coubertin
Roma
In uno spazio che più consono non si può, Sabrina Mezzaqui espone le sue sculture, leggere come carta, colte come libri, fantasiose come sogni.
In presa diretta con i testi di Borges, Bateson, Goethe, Lalla Romano, col suo profetico Le parole tra noi leggere, fioriscono nell’aria, si arrampicano sulle pareti, scivolano via dal testo, in forma di origami hand carved su eterea carta velina, lettere e sensazioni.
Un glorioso Zingarelli, aperto alla pagina piantare, dimentico del suo peso, immemore della legge di gravità, capricciosamente soffia fuori, in allegro creativo disordine, una nuvola di lettere, vere, minimaliste sculture cartacee.