Ci sono tanti motivi per visitare Xela, aristocratica capitale della Repubblica di Los Altos.
Il piu’ evidente e´ la spettacolare cortina di vulcani che la circondano, principe il Santa Maria in quiescente silente fase, contornato da lussureggianti gigantesche tondeggianti colline, che avrebbero innamorato Pavese.
Il Parque Centro America con gli imponenti palazzi di gusto europeo, in stridente contrasto con il tessuto urbano locale, raccontano storie di arroganza culturale, prevaricazione politica, sfruttamento economico.
E tuttavia connotano il sito e lo aprono anche oggi ad eventi culturali di tutto rispetto.
I musicisti europei, come Luca Fanfone, ospiti della Citta’ per le numerose manifestazioni promosse dal vulcanico Gianni Iannello, console onorario italiano, profondo conoscitore del Paese, impegnato da anni sul campo, rimangono soggiogati dalla perfetta acustica del teatro, dovuta ai legni pregiati che ne rivestono l’interno e alle acque raccolte sotto il palcoscenico.
Spiace constatare la confusa caotica crescita della Citta’, offesa da un feroce inquinamento ambientale e da una disastrosa caduta di gusto estetico.
Sapranno i 25.000 studenti delle 9 Universita’ di Xela ridare dignita´estetica alla loro citta’?
Potranno scuotere i responsabili delle sorti del Paese per ritrovare la semplicita’ e l’eleganza della loro identita’ culturale ?