Non pesassero piu’ del letto, sarebbero da acquistare le coperte / chamarras di Momostenango, per i bei colori e la grazia con cui i venditori le sciorinano, senza tregua e senza temere strappi muscolari, ai passanti, ammirati ma ammutoliti dalla consistenza cementizia, a prova di argano, del manufatto.
Anche col pensiero al carico consentito dalle compagnie aeree, si decide di non inchamarrarsi.
Sul registro della leggerezza invece, le quasi gotiche guglie di pomice di Los Riscos, allucinato sfondo lunare per gli antichi riti religiosi, che qui si ripetono il 24 febbraio, capodanno nel calendario maya.