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Il dottor Pereira non abita più qui.

2013/03/25 - Anniversario, Saggio di: MG Colombo
Il dottor Pereira non abita più qui.

Oggi piove sul cimitero di Dos Prazeres affacciato sul Tajo, come un anno fa, quando per una interminabile sequela di eventi causali/causati, Tabucchi raggiungeva Pessoa per sempre.

Tutto cominciò al mercatino parigino de la Gare de Lyon, ove smucinando  tra libri usati, Tabucchi si imbattè in un Pessoa.

Incontro fatale adesione totale a moduli narrativi a valori civili.

Straordinaria simbiosi letteraria da cui sono nate suggestive narrazioni innervate di passione civile, sensibilità politica, fiducia nello scambio generazionale.

Nel nostro tempo di rottamazione di ideali, di violento scontro generazionale, questo è davvero un messaggio da serbare.

E’ il giovane  Monteiro Rossi e la sua ragazza Marta che avviano alla riflessione sul concetto di libertà, compromessa dal regime di Salazar, il dottor Pereira, svagato e disimpegnato intellettuale.

Indimenticabile il messaggio di speranza espresso dal protagonista di “Sostiene Pereira”, impersonato, nell’ omonimo film di Faenza, da uno straordinario intenso Marcello Mastroianni, che, percorrendo alla fine, le strade di Lisbona, con rinnovata energia e ritrovato impegno, racconta la gioia dell’uomo fiducioso nel suo libero arbitrio.

http://www.youtube.com/watch?v=6TSPjA7vSAE

Ad un anno dalla scomparsa, su segnalazione di Letteratitudine  vedere l’intervista  di Simona Lo Iacono a Gioia Pace, autrice di “Tabucchi e la categoria della memoria”

http://letteratitudinenews.wordpress.com/2013/03/25/un-anno-dalla-morte-di-tabucchi/

 

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