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Paolini e l’arte di raccontare.

2013/06/27 - Letteratura di: MG Colombo
Paolini e l’arte di raccontare.

Questa sera su Laeffe alle 21,30 Marco Paolini racconta la strage di Ustica a 33 anni di distanza.

“C’ era chi andava a Palermo per partecipare al matrimonio di amici o conoscenti, chi commerciava ed era in viaggio per la propria attività, chi partiva per festeggiare il compleanno della figlia in vacanza in Sicilia, chi rientrava da una visita specialistica all’ ospedale di Bologna, chi doveva partecipare a un convegno a Villa Igea,

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 chi tornava in famiglia per un periodo di ferie, chi lavorava al petrolchimico di Gela, chi aveva ottenuto un congedo straordinario per convalescenza da una contusione, chi era salito a Nord per definire questioni di eredità, chi aveva fatto visita a un fratello in ospedale, chi tornava da un esame oculistico, chi scendeva a Sud per una vacanza ad Ustica e temeva di perdere l’ ultimo aliscafo da Palermo per l’ isola, chi aveva scelto proprio Ustica per turismo e pesca subacquea.
Insomma a bordo c’era: un dentista, un commerciante di carni, c’era una laureanda in lingua dell’Università di Padova, una insegnante di scuola media, un operaio, c’era un’avvocatessa, un bracciante agricolo, un carabiniere in licenza… poi c’erano due impiegati del Ministero delle Finanze, c’erano un ingegnere, alcuni pensionati, un giornalista di “Lotta continua”, un rappresentante di ditte dolciarie e fitofarmaci, un fotografo ambulante, il gestore dei laboratori di produzione dei gelati Nevada; un altro commerciante, c’era poi una laureata in ingegneria nucleare, un’agente di cambio, un’agente di commercio, un’agente di pubblica sicurezza, un impiegato dell’Ospedale militare di Palermo, una impiegata dell’Hotel De Palm; un piastrellista, una bracciante agricola temporaneamente baby sitter, un altro carabiniere in permesso, un assicuratore, un imprenditore edile, un manovale edile, poi c’era un ragioniere, c’era un geometra, c’erano alcuni studenti universitari, una impiegata di farmacia, un’albergatrice e poi un perito metalmeccanico, altri pensionati. Sì, e poi c’era anche una professoressa di analisi matematica e una borsista anch’essa in matematica e c’era anche un commerciante in tessuti, e poi c’erano due tecnici della SNAM progetti. Un viaggiatore di commercio, sì e poi, un capo ufficio di banca e un impiegato di banca, poi c’era un maresciallo della Guardia di Finanza in pensione; poi c’erano 13 bambini, di cui due neonati, tutti in attesa di futuro e occupazione nella vita, una hostess, un’assistente di volo, un comandante pilota e un primo Ufficiale copilota al posto di servizio. A me sto aereo, sembra un treno, con tutti questi mestieri, non è più nel 1980, che gli aerei li guardi passare e basta, è quel momento che li puoi cominciare a prenderli, puoi decidere costa un po’ di più…”

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