Più che prevedibile l’ingorgo postale che è seguito al concorsone indetto su Libero da Selvaggia Lucarelli alla ricerca di un fidanzato.
La valenza giornalistica dell’essere frivola e la sovraesposizione mediatica con esaltazione di coscia lunga, capello indomabile, ne fanno oggetto del desiderio senza distinzione di censo e Weltanschauung.
Mobilita pe(n)ne d’ogni risma, Selvaggia Lucarelli, dal facoltoso colto al rustico naif, in trasversale fascinazione.
C’è chi
la intriga con la promessa di una serata clandestina ai carboidrati e ad alto tasso alcolico;
c’è chi,
affetto da sindrome dell'” io ti salverò” fa notare con rovinosa caduta d’eleganza “ non saresti qui a fare le primarie per trovare un uomo decente“, osservazione su cui Lei signorilmente glissa, mentre la promessa di parlar di biologia, di meccanica quantistica, di Charles Darwin e Max Planck, la induce a chiuder la pratica per insindacabile scassamento di minchia.
C’è chi
millanta illustri ceppi genetici, pronto a misconoscerli per snobismo;
c’è chi
tenta la strada della Poesia alta e intreccia Odi, che non meritano le attenuanti generiche;
c’è chi
incanta per primitivismo culturale da dichiarata licenza media inferiore e, per accanimento del destino, pure sotto sfratto;
c’è chi,
intellò, si affida a proustiane equiparazioni, che non scalfiscono minimamente il suddetto “peana vivente all’edonismo“, capace di inchiodar spocchiosi con un fulminante “non ti vorrei neanche se ti uscisse petrolio dal bidet”.
E non mancano le Samanthee e le Silvihee lesbo chic, evocanti/invocanti Big-Bang alchemici.
Lei riesce a evitare la deriva cinica e risponde con inusitata grazia e humor, pronta a ordinar bomboniere, purchè le si offra qualche garanzia sulla tenuta della passione, del conto e/o almeno dei congiuntivi.
Intanto, in inossidabile allure, si fa vedere a Ponza nella veste di moderatrice del dibattito “Polemisti si nasce” con quel gran gnocco di Giuseppe Cruciani, urticante/affascinante giornalista de La Zanzara su Radio 24.
L’intesa tra i due getta nello sconforto i più e appare più che tangibile, non fosse la perigliosa fuga in mare di Lei con Filippo Facci, prontamente equiparato dalla verve campana a Schettino, per la (im)perizia marinara esibita nei fondali di Ponza.
Sarà pure un Kamasutra vivente la Bella, ma non manca di pragmatismo, e non le sfugge il valore commercialgossipparo che un matrimonio con Sallusti junior potrebbe assicurarle, per di più in concomitanza con le nozze Belen – De Martino.
Indignazione della platea bacchettona, che non può però evitare di ridacchiare sulla richiesta di lima occultata con perizia nel Kinder Bueno, dal sallustiano pretendente, ove dovessero procedere le innumeri querele.