Mentre la sciagurata compagine parlamentare, invischiata a litigar su tutto, manco fossero Spock e McCoy sull’Enterprise, e per di più senza capitano, ci induce a volar sempre più basso, Parmitano Luca ci schiude lo spazio infinito e ci fa volare alto condividendo la suprema bellezza dell’universo.
E’ certificato che
- è stato un bambino, come tanti, affetto da Legomania, col sogno abusato di far da grande l’astronauta (che idea);
- appassionato lettore, come pochi, praticante di favole e romanzi;
- con il mito del nonno, di forti valori civili, comandante dei vigili urbani (come non capirlo) e la maestra elementare illuminata (come non invidiarlo);
- solerte studente al “Galileo Galilei” di Catania ma anche appassionato strimpellatore di chitarra;
- laureato in Scienze politiche a Napoli con una tesi in Diritto Internazionale, diplomato all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, esperto di Guerra Elettronica (non da videogioco), selezionato come astronauta Esa nel maggio 2009 e nel 2011;
- è uno che non se la tira, cordiale, romanticone (“lancio un ultimo sguardo alla Terra, sospesa come un gioiello nel velluto nero dello spazio”), condivide esperienze e, dall’alto, si collega con simpatica naturalezza con le Istituzioni, con i 91.601 followers, ma anche con Fiorello e ( evvaiiii!!) i piccoli pazienti del Bambin Gesù di Roma.
Parafrasando la sua frase “Impossibile descrivere cosa un siciliano provi per l’Etna”, ci lasci dire:
impossibile descrivere cosa un italiano provi per un connazionale colto, cosmopolita, coraggioso, canterino, cinguettatore su twitter, anche con le bolle d’acqua nel casco…
meglio di un personaggio di Roddenberry.
Grazie Parmitano Luca, che ci fai respirare ossigeno puro ed espellere così le tossine (tante) che ci avvelenano il quotidiano, migliorando tangibilmente il nostro umore e la traballante autostima nazionale.