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Luca Parmitano: fomentatore di riflessioni morali, senza perder in poesia.

2013/10/13 - Attualità, Discussioni di: MG Colombo
Luca Parmitano: fomentatore di riflessioni morali, senza perder in poesia.

Vien voglia di andarsi a rileggere Le Operette Morali, davanti al silente epico fascino delle immagini che Luca Parmitano invia dallo spazio, in aperto contrasto con l’inconcludente vociare terreno, marcato da superbia intellettuale, affossamento di valori e corsa all’autodistruzione.

Italy from Spazio

E, infatti, ci sovvien della Terra, che, già allora, ad un pensoso ironico Leopardi appariva

saccentemente presupponente e pragmaticamente ansiosa,

 nell’interrogar l’enigmatica Luna sul seguente inquietante fenomeno:

” negli ultimi tempi, gli uomini hanno perduto moltissime cose

(verbigrazia l’amor patrio, la virtù, la magnanimità, la rettitudine),

non già solo in parte, e l’uno o l’altro di loro, come per l’addietro, ma

tutti e interamente.”

 Beccandosi dalla Luna, abitualmente leopardianamente silenziosa, la tagliente risposta:

” Perdona, monna Terra, se io ti rispondo un poco più liberamente che forse non converrebbe a una tua suddita o fantesca, come io sono.

Ma in vero che tu mi riesci peggio che vanerella a pensare che tutte le cose di qualunque parte del mondo sieno conformi alle tue; come se la natura non avesse avuto altra intenzione che di copiarti puntualmente da per tutto.

Io dico di essere abitata, e tu da questo conchiudi che gli abitatori miei debbono essere uomini.

Ti avverto che non sono; e tu consentendo che sieno altre creature, non dubiti che non abbiano le stesse qualità e gli stessi casi de’ tuoi popoli; e mi alleghi i cannocchiali di non so che fisico. Ma se cotesti cannocchiali non veggono meglio in altre cose, io crederò che abbiano la buona vista de’ tuoi fanciulli; che scuoprono in me gli occhi, la bocca, il naso, che io non so dove me gli abbia”.

O ancora dal Dialogo di un folletto e di uno gnomo

Gnomo

Mio padre mi manda a cercar di capire che cosa stiano architettando

quei furfanti degli uomini.

Folletto.

Alcuni sono morti guerreggiando tra di loro,

altri per mare, altri mangiandosi l’un l’altro, molti uccidendosi con le proprie mani,

altri marcendo nell’ozio, altri spremendosi il cervello sui libri, altri gozzovigliando e conducendo una vita disordinata.

Le hanno studiate tutte per agire contro la propria natura e per finir male.”

Considerazioni datate??? Dite??? Bah!!!

Giacomo Leopardi- Le Operette morali (1824-1832)

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