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Selvaggia docet, nè inerme nè inerte

2014/05/05 - Attualità, Cinema, Discussioni di: MG Colombo
Selvaggia docet, nè inerme nè inerte

 Io lodo, tu critichi, Lei cinguetta e genera fidelizzati e catoniani, che a pari (de)merito ingrossano le file dei suoi follwers e in 16mila
si scatenano a commentare la battuta(ccia) di Checco 
Zalone, che, intervistato,
al Festival della tv, sulla critica al suo ultimo film che più lo ha irritato,
ha così risposto:
” Quella della tettona che fa tv che ha detto che ho colpito il figlio”

Sorvolando sulla forma, il contenuto descrive lo stato comatoso della cultura nostrana, che porta un comico di successo a corto di verve umoristica e
in fase di qualunquismo spinto a sintetizzare un giudizio critico con
una battuta sinistra ma non di sinistra,
inchio­dando il lettore a sgradevoli asso­cia­zioni men­tali sulla insuperata
vexata quaestio tette/cervello
( Ancora?? Sì ancora..)

Lei nè inerme nè inerte, con la tempistica che le consente il suo know how intellettual-tecnologico:
” Quanta mestizia. Vorrei vederti a chiamare un critico o un giornalista uomo “quel ciccione o quel vecchio o quel culone che va in tv “.
E non accade perché a un uomo poco evoluto la critica da una donna con le tette non va giù, la donna con le tette non scrive, va in tv.
Allora io ti dico una cosa Checco: hai una figlia piccola. Mi auguro per te e per lei che se mai vorrà fare un mestiere splendido come quello di scrivere,
possa essere giudicata sempre e solo per quello che scriverà ,
e non per la sua taglia di reggiseno.
E fossi in te, contribuirei a prepararle un mondo migliore, popolato da uomini migliori, in cui il rispetto per le donne sia proporzionale ai tuoi incassi al cinema e non ai capelli che hai in testa. ( e ora con le battute becere siamo pari)”
https://www.facebook.com/selvaggia.lucarelli?fref=

Non so se a proposito o a sproposito mi viene in mente che
” Le idee sono come le tette;
se non sono abbastanza grandi si possono sempre gonfiare”
da La compagnia dei Celestini di Stefano Benni

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