
Tra chi tiene i nervi saldi e non dimentica che il libro è stato stele, rotolo, papiro, manoscritto, tomo a stampa, e chi romanticamente si strappa i capelli allarmato dall’ultima evoluzione del libro altrimenti chiamato ebook, si inserisce il post di Sofri titolato tout court “La fine dei Libri”.
Constatata la “disabitudine alla lettura lunga, alla concentrazione su una lettura, un’occupazione sola”, a causa dei ritmi imposti dalla Rete,
prende corpo una considerazione inquietante:
la specie umana sta diventando inadatta alla lettura lunga.
Ognun vede come non ci sia storia nella competizione tra libri e
videogiochi, social network, video online,e quant’altro offre
un collegamento Internet.
Scarsamente interessato alla datatissima questione “si leggono pochi libri”,
Sofri formula un’affermazione forte: l’oggetto libro
“non è più l’elemento centrale della costruzione della cultura contemporanea… è diventato marginale come mezzo di costruzione e diffusione della cultura contemporanea”
sempre più prevalendo come luoghi di dibattito, espressione, sintesi,
Internet e formati più brevi che
“…non sono necessariamente più superficiali, anzi spesso sono molto più densi e ricchi di certi saggi di 300 pagine allungati intorno a una sola idea
(vediamo anche di dire che il libro ha spesso costretto a stirare in lunghezze ridondanti buone riflessioni da cinquanta pagine, se non dieci):
ma qui starei alla larga dai litigi inutili su cosa sia meglio e cosa sia peggio e se il mondo peggiori o migliori con il declino dei libri.
Limitiamoci a registrarlo e capire cosa succede”.
E ancora sul “pubblicare un libro” come sintesi e sanzione di uno studio, una riflessione, un’idea, un tema da condividere o una storia da raccontare,
“è una pratica che non ha più il rilievo di un tempo”
battuta dai social network, i link, Google.
In chiusura, senza mettere in discussione il fascino intramontabile del Libro,
Sofri ironizza sulla possibilità che la sua tesi sia smentita, plausibilmente online o inaspettatamente in cartaceo, dall’eventuale prossimo venturo boom dei libri, auspicato in tutte le riserve indiane dagli inossidabili librofili.
da Wittgenstein.it/ 2014/01/08/la-fine-dei-libri/ di Luca Sofri