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Il martirio di vivere tra le brume: può la Biblioteca Nazionale aver orari da fast food? Chiudere per ferie per tutto Agosto?

2011/10/20 - Attualità di: MG Colombo

Molti pensano di no.

Qualche nome a caso: Tullio De Mauro, professore di linguistica; Antonella Agnoli, bibliotecaria, autrice de “Le piazze del sapere”; Osvaldo Avallone, direttore della Biblioteca Nazionale; Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3; Stefano Parisi, Associazione biblioteche italiane; i QT, gli scrittori Francesco Piccolo, Christian Raimo, Vincenzo Ostuni, Emanuele Trevi, Marco Lodoli, Erri De Luca, Francesco Piccolo, Nicola Lagioia, Domenico Starnone, Maurizio Rippa, Andrea Gherpelli, Flavio Soriga, Elena Stancanelli, Andrea Cosentino.

Con tanti altri, con i ricercatori, con gli utenti della struttura si è promossa, l’11 ottobre a Roma, un’ Assemblea dall’inquietante titolo “Carta batte forbice”, allo scopo di chiedere un ripensamento sul già risicato budget e una riorganizzazione del servizio.

Stante l’impietosa foto della situazione attuale così descritta nel documento dei manifestanti:

«Il nostro è un paese dove si legge poco. Il nostro è un paese dove due milioni di persone sono totalmente analfabete. Il nostro è un paese dove cinque milioni di persone sono semianalfabete. Il nostro è un paese dove non si promuove la lettura. Il nostro è un paese dove le biblioteche sono considerate un consumo culturale e non un servizio necessario. Noi la pensiamo diversamente». 

Anche noi.

Risposta con manganello a vista: l’assemblea si è dovuta tenere fuori dalla Biblioteca per motivi di ordine pubblico  (!!!!???? )

 

 

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