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Le Idi di Marzo di e con George Clooney. Lo sconcerto nella Polis

2011/12/18 - Cinema di: MG Colombo


Non che il pubblico italiano possa legittimamente nutrire qualche fondato dubbio sul cinismo della classe politica in generale e più in particolare sulla propria, però il fatto che Le Idi di Marzo sia liberamente tratto dal dramma teatrale Farragut North firmato da Beau Willimon, come dire uno con le mani in pasta, un addetto ai lavori in quanto ex aiutante di Hillary Clinton, getta un’ ulteriore luce di inquietante veridicità sul trhiller.

Non meno confortante, a riflettere sul valore e significato dell’ ETICA,  il fatto risaputo che Clooney sia stato attivista democratico nel 2008 per Obama e, proprio in coincidenza con quella elezione, avesse sospeso il progetto già in corso di questo film.

Un fantastico Ryan Gosling ci conduce, con la sua vincente spregiudicatezza e tempestiva abilità intuitiva, nel girone infernale finale della campagna elettorale alle primarie democratiche per l’ Ohio, decisive  per l’elezione a presidente degli Stati Uniti.

Il giovane Stephen Meyers lavora come spin doctor, con convinto entusiasmo e cinismo inarrivabile, per il governatore Morris, faccia pulita, programma ambientalista, dichiaratamente ateo, illuminate dichiarazioni  contro la guerra e la pena di morte.

Quanto di facciata lo scoprirà a sue spese.

Grande cast, ( Giamatti, Hoffman ), a giocarsi una sceneggiatura convincente e stringente.

 

 

 

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