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“Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile” l’ovidiano monito di Roberto Faenza.

2012/03/04 - Cinema di: MG Colombo

“Perfer et obdura! Dolor hic tibi proderit olim” 

Ce lo dicono dai tempi di Ovidio ed è mantra abusato nei momenti difficili.

 

E’ anche il lascito sentimental- testamentario dell’amatissima coltissima nonna Nanette, unica persona in grado di sintonizzarsi con il nipote James.

Ragazzo intelligente colto bello gentile elegante lavoratore capello corto e pulito, il figlio che tutti sognano.

A chiacchere.

La sua famiglia è disperata, trova nell’ atipicità del soggetto, niente droga niente sesso niente rampantismo, sintomi inquietanti da personalità disturbata.   

L’ affascinante giovanotto è in realtà solo uno scontroso diciasettenne in crisi di identità assorto nei suoi sogni, spirito libero in cerca di una via d’uscita da tracciati predefiniti.

Chi non lo sarebbe in una tentacolare New York, con una fragile madre compulsivamente in cerca d’amore, un padre irresponsabile sedotto dal mito dell’eterna gioventù, a suon di interventi di chirurgia plastica e giovani partners, una sorella con evidenti carenze affettive, coetanei omologati alla peggiore immagine della gioventù metropolitana, tutta sesso e fumo a gogò.

James fa subito simpatia per la determinata  volontà di coltivare la sua passione per la lettura, così atipica quanto encomiabile.

Tanto atipica da spingere i genitori a mandarlo da una Life coach che, dopo un esordio abbastanza inconcludente, a suon di energetiche corse nel parco e partecipato ascolto, riesce a rendere possibile l’incontro delle aspirazioni del ragazzo tra reale e possibile.

Va detto che James appartiene ad un ceto agiato e la morte della nonna, snodo emozionale per l’intera famiglia, non lo lascerà sfigato senza laurea, ma padrone di spazi propri ove perseguire la sua filosofia di vita.

http://www.youtube.com/watch?v=jIusOFzwmc8

 Il romanzo di successo da cui è tratto il film è “Someday this pain will be useful to you” di Peter Cameron.

 

  

 

 

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