Reading, 4 maggio 1958 – New York, 16 febbraio 1990)
Con inimitabile leggerezza creatività duttilità ha lasciato i suoi segni ovunque a raccontare gli angeli e i demoni del suo tempo.
Anche Roma ha avuto i suoi graffiti, figli di un’ innovativa concezione popolare dell’Arte : sullo zoccolo del Palazzo delle Esposizioni (1982) e lungo la linea A della metropolitana di Roma.
Cancellati i primi per “rinfrescare” il Palazzo, in occasione dell’ arrivo di Gorbačëv, nel 1992, i secondi (???), nel 2001.
Quando si parla di provincialismo…………almeno li avessero staccati e rivenduti.
La galleria parigina Binoche se li sarebbe subito aggiudicati, come fece per quelli del negozio di Fiorucci a Milano.