Sarà FUOCO e pirotecnico spettacolo, la settimana del Jazz a Berchidda.

 

E poichè a prometterlo è Paolo Fresu, ideatore e direttore artistico del festival da sempre, c’è da crederci a scatola chiusa.

 

Ispirate le precedenti edizioni ad Acqua, Aria, Terra, è ora la volta del quarto elemento primario, il Fuoco appunto, con cui la Sardegna, massimo d’ estate, deve fare i conti, ma alla cui potenza risalgono i manufatti nuragici e la consuetudine di vita degli stazzi.

 

E’ noto l’impegno sociale di Fresu, che sfugge alla definizione di musicista eccellente tout court e ha, nel tempo, connotato le sue esibizioni a riscoperta, rilettura, valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale della Sardegna, e, più in generale, di solidi principi etici cui tendere come Nazione intera.

 

 

 

 

Come da consolidata tradizione, il Festival metterà in scena grande musica internazionale, in alcuni dei luoghi più suggestivi della Sardegna, che, nella loro alterità, testimoniano non tanto di isolamento quanto di riservatezza, a custodia di valori indicativi di un collettiva volontà di ripensamento del vivere associato.

 

 

La carovana dei musicisti, che animerà la rassegna, “sbarcherà”,  non solo metaforicamente, a Golfo Aranci  proveniente da Livorno su una delle navi della Sardinia Ferries, per animare, in un serrato intreccio di spettacoli non solo musicali, le piazze e le  strade di  Berchidda, Tempio, Tula, Budoni,Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Oschiri, Ozieri, Pattada, San Pantaleo, Telti.