Menu

Parigi val bene una fila. Apologia della pazienza.

2012/11/07 - Attualità, Travel book di: MG Colombo
Parigi val bene una fila. Apologia della pazienza.

Che Parigi sia `una citta`nervosa e` risaputo.

Sulle motivazioni profonde di questo aspetto della capitale francese, rimando a Max Weber e ai trattati di sociologia urbana.

Da residente per caso per la Toussaint, azzardo un`ipotesi.

Stress da fila.

 

 

In fila ovunque e comunque, sotto la pioggia, sotto il sole, nei musei nei mercati, nei bistrot nei ristoranti….

Per Monet 7 ore stimate al M`O,

per Hopper 3 ore effettive au Grand Palais, fortunatamente sotto un cielo strepitoso,

per Soutine 1,15 a L`Orangerie, col vento nelle orecchie,

per Paris vu par Hollywood in uno scintillante pomeriggio con cappello a L`Hotel de Ville,

per Reves de Japon di Van Gogh e L`Art du voyage di Hiroshige, vado stasera con thermos e sciarpa e sapro` dire.

Si dira`..eventi di grande richiamo….

Nnnaaaa!!!

File, file interminabili anche per un brunch da Ladurée Champs Elysées, 45 mn.,senza ginocchia di riserva,

per una Andouillette grillée da Bouillon Chartier, 7 Rue du Faubourg Montmartre,

per un chanteclair da Collet, rue de Montorgueil,

per i cappelletti di Sourie Gourmande, rue de Montmartre,

per un pain Malesherbes quotidiano da  Eric Kayser,

per i croissants di Poilâne, 8 Rue du Cherche-Mid ,

per un`amandine aux poires da Stohrer, che dispensa golosita`dal 1730  in rue Montorgueil.

 

 

File persino per le moules bretoni dagli Arabi, in boulevard Saint Denis,

per una pianta di ciclamino da Leroy Merlin,  52 rue Rambuteau.

Non va meglio per un film au Grand Rex ( 2800 posti) 1, Bd Poissonnière  o a Ciné Cité Les Halles – 7, place de la Rotonde.

E se vogliam andare sullo spirituale, fila anche per

la messa cantata a S. Eustache, con Fuga in Sol minore- J.S.Bach, per organo (8000 canne! piu` potente di quello di Notre Dame e di Saint Sulpice),

le vetrate poi di Notre Dame richiedono un atto di fede e piedi di ricambio.

Aggiungete che musei, boulangeries, negozi, chiese, verdurai …seguono loro logiche  di neomachiavellismo commerciale piu` che di neoliberismo e aprono e chiudono quando gli pare.

Per es. Collet, patisserie di culto, in rue Montorgueil alle 14 di venerdi` non ha piu` niente e al Sabato e alla Domenica e`chiusa.

Non si puo` insomma dormire sur ses deux oreilles.

Je parte souvant en ville.

Ils s’enfoutent.

Ab-so-lu-ment.

 

  •  
  •  
  •  
  •  

One thought on “Parigi val bene una fila. Apologia della pazienza.

Cinzia

Come dire: vai a parigi e fai palestra da ferma! Evviva gli orari liberi!

Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *