Santa Teresa di Gallura
“Le serate del libro”,
incontro con Omar Onnis
16 AGOSTO 2013
ore 21.30 piazza del Sapere c/o Biblioteca Comunale Grazia Deledda
Sardo sardissimo, Omar Onnis con questo pamphlet destruttura l’ampia mitologia che attribuisce ai Sardi pregi (pochi) e difetti (tanti), cristallizzati in stereotipi ripetuti ad libitum, contro i quali mette in campo una colta jaquerie.
Come avverte qualunque sardo doc o d’adozione, sono apprezzamenti pelosi a controbilanciare pesanti giudizi di inadeguatezza, cominciando da quel leggendario “pocos, locos y mal unitos” attribuito ad un ignaro Carlo V, o, se si è in vena di minimalismo, all’arcivescovo di Cagliari.
Ora, pace se a perpetuare fole sull’ospitalità, il matriarcato, l’orgoglio, l’invidia….sono gli altri, ma tolleranza zero quando sono gli stessi Sardi, pessimisti praticanti, a eternare in modo acritico massacranti oleogrammi di genere, sui quali già Marcello Fois con il suo “In Sardegna non c’è il mare” si era sapidamente esercitato. |
Il libro evidenzia con amaro umorismo che i luoghi comuni perpetuati anche
dai Sardi sui Sardi
si fondano sulla sostanziale ignoranza della propria Storia.
Su questa constatazione oggettiva, (Ugone, Pere Luna…chi eran costoro??), Onnis si impegna a fornire un sintetico ma efficace quadro di riferimento storico in grado di consentire una ripartenza concettuale effettiva, fattiva e persino affettiva, per la serie ” vogliamoci più bene”.
Godibilissima la tagliente prefazione di Michela Murgia, che, con l’abituale capacità argomentativa e lucido negazionismo sottolinea le
” ….leggende nere che veicolano l’idea che il popolo protagonista sia strutturalmente incapace a fare bene le cose che gli servono per essere se stesso.
La Sardegna in questo è un’eccellenza:
ha più storie di inadeguatezza che nuraghi.
Ovunque ci ripetiamo che i sardi non sono imprenditori. Che non hanno spirito di cooperazione. Che sono individualisti, invidiosi, mal uniti quanto pochi.
Queste mirabili particolarità, presentate come eccezioni a fronte di un’identità collettiva incapace di tutto il resto, non bastano comunque mai a fare il passo che occorre a far uscire gli abitanti dell’isola dalla narrazione mortifera del piccolo popolo sconfitto da se stesso.
Inadeguatezza e specialità, oltre che puri e semplici falsi,
sono i registri che Omar Onnis confronta e smonta in questo libro, tra le cui pagine potreste scoprire che non siamo poi così matriarcali come ci piace credere, che di imprenditori e imprenditrici sarde è piena la storia, che il rapporto malato con l’Italia è un re nudo, che i fenici forse non erano dominatori, che la lingua sarda non è più ingestibile di tutte le altre lingue del mondo e molte altre cose che da sardi amiamo ripeterci tra di noi e sentirci ripetere da chiunque ci venga a trovare.
Vi divertirete a leggerlo e forse vi disorienterete davanti a certe decostruzioni di cose date ormai per verificate, ma
io spero anche che questo libro vi faccia arrabbiare.”
Omar Onnis Tutto quello che sai sulla Sardegna è falso. Arkadia Editore