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Valerio Binasco scatena la Tempesta al Vascello

2014/03/02 - Attualità, Teatro di: MG Colombo
Valerio Binasco scatena la Tempesta al Vascello

25 febbraio – 16 marzo 2014
TSI La Fabbrica dell’Attore – Popular Shakespeare Kompany

LA TEMPESTA
di William Shakespeare

La-Tempesta-web[1]

Regia di VALERIO BINASCO
Spettacolo della Popular Shakespeare Kompany
con (in o.a.): Alberto Astorri, Valerio Binasco, Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Deniz Ozdogan, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Sergio Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati

Musiche originali: Arturo Annecchino
Scene: Carlo de Marino
Costumi: Sandra Cardini

Naviga con successo a brave vessel di Valerio Binasco, innovativo e talentuoso autore/attore, conteso da cinema e teatro, con la sua
Popular Shakespeare Kompany,
 specializzata con successo nel repertorio classico

Nella convinzione incrollabile che “Shakespeare è il miglior amico dell’umanità”,
Valerio Binasco attinge con inesauribile forza di prospettiva a quel patrimonio drammaturgico per ribadire la sua fiducia nell’Umanità e nel Teatro

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Dopo Romeo e Giulietta con Riccardo Scamarcio e Deniz Ozdogan e Il Mercante di Venezia con Silvio Orlando, ecco La Tempesta con Binasco/Prospero, teso con convinzione a ribadire, in mood quasi rinascimentale, la centralità dell’Uomo
in grado di ricomporre la scala di valori frantumata dall’attuale devastazione
etica economica generazionale, vera contemporanea tempesta
di proporzioni shakespeariane

Forse sollecitato dalla vicenda di cronaca del vascello “Sea-Adventure” dato per disperso al largo delle Bermude, nel 1609 con il suo carico di 500 coloni, miracolosamente ricomparsi in Virginia l’anno seguente,
Shakespeare ormai 47enne, compendia sé stesso e la sua produzione ne La Tempesta, summa di tutti i temi e gli intrecci a lui cari, declinati nello spazio di due ore

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Come non trovare simmetria tra il duo Calibano/Ariel – Puck/Ariel del “Sogno d’una notte di mezza estate”; tra il colpo di fulmine tra Ferdinando e Miranda e quello di
Romeo e Giulietta; tra la congiura di Antonio/Sebastian e quella del Macbeth; tra la rinuncia di Prospero a governare e Re Lear…

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Binasco, nella rutilante trama, coglie la malinconia di un epilogo artistico e di civiltà,
che malinconicamente esalta “l’eroismo degli arresi”

 

http://www.teatrovascello.it/default.htm

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