
Spunta al 61 di via Garibaldi, tanto tirata a lucido da suscitar ammirato
sebben asettico stupore, tra gli algidi palazzi le cui splendide facciate non fanno ipotizzare (spiace dirlo) alcun collegamento sensibile con il resto della Città,
la bottega antiquaria di Zeffirino Zali
Nello spazio elegantemente bohemienne della Libreria Borgolungo,
ancora in via di sistemazione, spira invece un cordiale colto Zeffirino che consente anche alla vil razza dannata del popolo degli e-book cui appartengo, un’esperienza inclusiva nel mondo delle prime edizioni, gloriosamente a volte portatrici di qualche foro di tarlo e lievi tracce di gora
Qui basta annusare l’aria per sentirsi dotti onnivori bibliofili a tempo pieno
tra testi sacri introvabili ma prenotabili, con realismo al passo coi tempi,
anche in Internet, tanto per non smentire il Dna genovese di grandi navigatori
dei Librai Borgolungo antiquari contemporanei
Zeffirino Zali non è il prototipo del mercante di libri preziosi,
addict carta vergata Fabriano forma tonda o grand velin d’Arches marchiata dall’editore in filigrana, possibilmente rilegata in seta o cuoio con dorature, troppo assorto sui testi per dedicare tempo a visitatori attratti da intrigante vetrina
Sa evocare per i Libri mondi trascorsi e immaginarne prossimi venturi,
non solo possibili ma già reali, ove generazione Telemaco, alias Umberto,
promette di saper raccogliere il testimone del brand familiare
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