In una Genova autunnale scontrosamente chiusa tra i suoi colli velati di nebbia, affacciata sull’antico porto come sul cortile di casa, in un viavai affannosamente cosmopolita, unica nota di colore il grande mezzaro di Luzzati esposto ad un finestrone di porta Siberia, gioiosamente demilitarizzata da Renzo Piano e convertita dal 2001 in sede del Museo Luzzati.
Cresce vitale e vitalistico l’Albero della Vita di Luzzati tra gli (o)scuri pittoreschi carruggi, gli algidi palazzi, le severe chiese, immerse nell’inconfondibile atmosfera marina “carica di sale, gonfia di odori” segno distintivo della Genova cantata da De Andrè.
Stampato a mano su percalle in puro cotone, con matrici in legno secondo la tradizione delle ottocentesche manifatture genovesi, famose nel mondo, il mezzaro di Luzzati dedicato a Genova (260×260 cm) declina ad un tempo amore per la Città e per il Teatro, con la consueta raffinata ironica freschezza evocativa, cifra del DNA poetico dell’autore.
Spiace apprendere, durante la piacevolissima visita nelle antiche sale dedicate all’Artista, candidato due volte all’Oscar, che il suo Museo potrebbe chiudere, come già da tempo segnalato dal responsabile della struttura Sergio Noberini, per i soliti ineludibili problemi finanziari.
Il Museo affacciato sul porto ridisegnato da Piano per EXPO ’92Genova, in coerenza col mondo poetico e propositivo di Luzzati è un polo culturale, sede di un’attiva Officina Didattica ove le scolaresche apprendono le tecniche creative degli artisti illustratori visti da vicino (ora Gipi, sempre Luzzati, e, alternandosi, Altan, Nicoletta Costa, Flavio Costantini, Quentin Blake, Armando Milani, Leo Lionni, Mordillo).
I 3 mezzari di Luzzati si possono acquistare online
http://www.gbgallery.it/e-shop/mezzari