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Javier Cercas, a proposito di libri

2018/06/11 - Attualità di: MG Colombo
Javier Cercas, a proposito di libri

Dal discorso di apertura della XXXI edizione del Salone del Libro di Torino, di Javier Cercas
E pluribus unum: l’Europa e l’eroismo della ragione

“…i libri non esistono senza i lettori. Metà di un libro ce la mette lo scrittore; l’altra metà ce la mette il lettore. Un libro è soltanto una partitura, e sono i lettori a interpretarla, e per di più ogni lettore la interpreta a modo suo. Un libro senza lettori è soltanto lettera morta; è quando il lettore apre le pagine del libro e inizia a leggerlo che quella lettera morta acquista vita, una vita ogni volta nuova e diversa. Per questo i lettori arricchiscono i libri, aggiungendo loro dei sensi che senza dubbio erano nelle pagine, ma dei quali non sempre l’autore era del tutto consapevole. Per questo Paul Valéry dice che non è l’autore, ma il lettore, a fare i capolavori, un lettore rigoroso, dotato di acutezza, di lentezza, di tempo e di ingenuità armata. «Soltanto lui può fare un capolavoro» conclude Valéry. E per questo, fra altri motivi, sono così importanti eventi come questo Salone: perché, di tanto in tanto, permettono a noi autori e lettori di guardarci in faccia, di fare in modo che la nostra complicità privata diventi pubblica. “

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