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Arvo Pärt, per Curon

2018/11/05 - Attualità, Teatro di: MG Colombo
Arvo Pärt, per Curon

Auditorium Parco della Musica
Sala Petrassi

17 novembre 2018

La vicenda del paese altoatesino Curon, completamente sommerso nel 1950 e di cui oggi non è rimasto più nulla, tranne un campanile che spunta dall’acqua, ispira e sostanzia la performance musical-visiva della compagnia OHT – Office for a Human Theatre per la regia di Filippo Andreatta e musica di Arvo Pärt.
Il campanile di Curon, simbolo di un disastro ambientale, già al centro della narrazione di Marco Balzano, con Resto qui in concorso al Premio Strega 2018, è la malinconica dominante icona dello spettacolo e testimonia tutta la drammaticità dello sdradicamento sociale ed ambientale di intere vallate.

Estetica di immagini, suoni silenzi concorrono a materializzare equilibri e squilibri tra natura e uomo, a suggerirne delicati rapporti, drammatiche invadenze, indissolubili intrecci, in un’Italia che, come dimostrano i disastri di questi giorni, non impara da trascorse tragedie, inascoltati allarmi ecoambientali, dissolute scelte politiche.

 

Resto qui – Marco Balzano

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