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Il COLIBRI’ – Sandro Veronesi

2019/11/25 - Attualità, Letteratura di: MG Colombo
Il COLIBRI’ – Sandro Veronesi

Calarsi nella lettura de Il Colibri è come entrare in un diagramma di Penrose e poter cogliere le relazioni causali che legano, in rapporti articolati, i personaggi nello spazio e nel tempo.
Quasi racconti nel racconto.

Colibrì lo è, Marco Carrera, voce narrante, dapprima per le piccole dimensioni fisiche, più tardi per filosofia di vita, resilienza agli accadimenti, sopravvivenza al dolore.

Un appassionato e struggente collage di ricordi intenti sentimenti, genitori figli rapporti familiari, perdite inventari amori assoluti, rivissuti per lettera, per conversazioni telefoniche e calati in un infinito presente che polverizza la linea cronologica.

Sandro Veronesi mixa passato e presente, si/ci proietta in un orizzonte futuro, dove “l’uomo migliore” sarà una bambina in grado di arginare la dissoluzione presente.
Si chiama Miraijin e, come in Caos calmo, assorbe tutte le attenzioni, le ragioni di vita e le speranze in un futuro migliore.

Con la forza del grande narratore, la precisione dello scienziato, l’umanità che lo ha visto impegnato nel sociale, la raffinata ironia alla Italo Svevo sulla casualità e imperscrutabilità dei rapporti affettivi, le riserve sui trattamenti psicoanalitici con imprevisti risvolti, Veronesi si sofferma su questi temi e con fertile preveggenza getta lo sguardo fino al 2030.

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