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Camiz va alla guerra

2020/03/22 - Arte, Attualità di: MG Colombo
Camiz va alla guerra

21/03/ 2020
E’ primavera, e, nella primavera del nostro scontento ( per parafrasare Steinbeck) , Paolo Camiz va alla guerra.
Lo fa con un post dubitativo nel testo ma esortativo nelll’immagine di una sua creazione.
” Riuscirà l’antico guerriero a sconfiggere il coronavirus con la lancia e lo scudo?”

Nel giorno funesto dellla criticità, snocciolata in rituale drammatica conferenza dalla Protezione Civile ( Coronavirus in Italia, 53.578 casi positivi,4.825 morti ), mentre tentiamo di metterci al riparo dall’irreparabile, il Guerriero di Camiz non resta avvolto nella cappa della disperazione.
Con ferrea determinazione ed energizzante vitalità, si arma di quel poco di cui dispone, raccoglie e ricicla quel che trova in vigorosa materialità, e non ci sta al “Abituatevi a perdere i vostri cari ” di Boris Johnson.

Agli antipodi  dei garruli cantori del #andràtuttobene, ci rimanda all’epica latina, non come luogo di letterarie nostalgie ma di vincenti rinascite di fronte a corrotte degenerazioni del vivere civile.
Qualunque origine abbiano avuto.

Il momento davvero complicato, ci coglie impreparati e confusi, grazie a chi sa mandare messaggi positivi, sintetizzati in universale linguaggio di artistica semplicità.

 

Paolo Camiz è stato professore alla Sapienza di Fisica Teorica, Fisica Nucleare e Acustica musicale.
Diplomato in pianoforte nel 1957 presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, si è dedicato prevalentemente alla musica vocale, dal canto gregoriano alla vocalità contemporanea,ha partecipato all’attività di numerosi insiemi vocali come cantante, quindi è stato fondatore e direttore del Progetto MuSa (Musica Sapienza).
Scultore, ha partecipato ad oltre 50 mostre, tra personali e collettive, ed espone in varie città d’Italia.
La sua Galleria ospita centinaia di opere.

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