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Codicipietrosanti di Roberto Pietrosanti

2020/11/14 - Arte, Arte Contemporanea, Attualità, Evento, Mostre di: MG Colombo
Codicipietrosanti di Roberto Pietrosanti

Galleria di Arte Contemporanea
DE CRESCENZO & VIESTI
Via Ferdinando Di Savoia 2 – Roma
26/10/2020 – al 26/11/2020

Metti un artista di trentennale rigorosa monocromia che si ponga in serrato dialogo con i suoi autori d’elezione, per dire da Antonello da Messina a Rotko.

Metti che decida di esercitare il suo amore per il dettaglio, la sperimentazione di una tecnica innovativa,  lo sguardo creativo sul canone cromatico/pittorico altrui, spogliandosi della sua identità di artista ed assumendo quella di studioso della Storia dell’Arte.

E metti che tale artista, con estro da negromante, impegno certosino e calligrafica suggestione, riesca a sintetizzare un trittico di Beato Angelico in tavole formato 18×24, in dimensione concettuale, forte senso materico, originale modalità costruttiva, affidandosi a fili di cotone rigorosamente made in Italy, che, nella piatta superficie del supporto, pulsano di artigianale luce e colore propri.

Ecco, in una serata romana malinconicamente pandemica di incombente inquietante lockdown, vuol dire che sei nel luminoso spazio della galleria DE CRESCENZO & VIESTI, dentro il godurioso “gioco” immaginifico di Pietrosanti, trasportato, in elusiva astrazione e tangibile concretezza, nel pantheon multiculturale della Bellezza, per un agognato ristoro degli occhi e dell’animo.

Con un procedimento di rigorosa suggestione della sequenza cromatica lineare, l’Artista (co)stringe il visitatore in un approccio introspettivo dei suoi Codici, che rimandano a capolavori lungamente ammirati e zoomati nella loro esclusività coloristica, imponendo una rivisitazione di grande impatto relazionale.

Fornita l’indispensabile chiave di lettura e svelato il vincolo ispirativo, emerge la complessità dei Codicipietrosanti,  che, senza prescindere dall’assetto compositivo dell’opera ispiratrice, enfatizzano la scelta cromatica autoriale, inducendo il visitatore ad una vera avventura esplorativa dello sguardo, che ricrea, sublimandolo, il capolavoro in oggetto in un suggestivo gioco di rimandi culturali.

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