Gran rispetto per la scaramanzia, ma ieri la sala affollatissima della Biblioteca Flaminia, in occasione dell’evento #ilgattoarrivaincittà, sembra confermare in modo inequivocabile l’efficacia del rilancio del sistema bibliotecario romano.

Tante iniziative attente a sollecitare svariati e trasversali interessi, gestiti con una straordinaria carica di vitalità e non banale competenza dalla direttrice della Flaminia, Fiammetta Crivelli, stanno ponendo come non mai lo spazio della Biblioteca al centro della vita culturale del Quartiere.
La luciferina magia del gatto è stata declinata da un punto di vista scientifico dal biologo Bruno Cignini noto esperto di fauna urbana e scrittore divulgativo.

Una dettagliata panoramica della presenza del Gatto in Letteratura, a partire dalle favole classiche passando per Bulgakov, Poe fino al contemporaneo Kavamura Genki, tracciata con verve narrativa da Fiammetta Crivelli ha ingioito gattofile e bibliofile.
Ha fatto seguito il racconto esperienziale della giornalista Marzia Novelli, conduttrice di trasmissioni di grande attualità e quello di Valentina Spada, vestale volontaria della colonia di gatti, che vive in continua vitalistica, sebben apparentemente apatica e ben nutrita transumanza, tra la Piramide Cestia e il contiguo Cimitero Acattolico, tra eterne presenze, tanto per dirne alcune, di Shelley, Keats, Gramsci, Luce D’Eramo, Gadda e buon ultimo Camilleri.