
A parlar male….
Editore Bompiani, nel 1975, con copertina di inequivocabile invito alla requisitoria, raccolse sul tema i più noti autori del tempo, ancorchè ridicolizzati dalla stampa di Destra.
Ne scrissero, denunciando stereotipi e svelando insofferenze anche soggettive: Raffaele La Capria, Dario Bellezza , Alberto Moravia, Guido Piovene, Eugenio Montale, Enzo Siciliano, Dacia Maraini, Goffredo Parise, Enzo Siciliano, Mario Soldati, Giovanni Russo.
Moravia in testa, con acuminata scrittura e più volte dichiarata insofferenza, massimo contro la borghesia, incapace di far circolare le idee e dar vita ad un rinnovamento di modelli culturali arretrati, complice un disordinato modello urbanistico.
Già su L’Espresso del 28 maggio 1971 scriveva:
” Come si fa a voler bene a Roma, città socialmente spregevole, culturalmente nulla, storicamente sopravvissuta a furia di retorica e di turismo?”
Laddove anche Fellini , pur soggiogato dall’indubitabile fascino della Città scriveva:
” Roma è un baraccone dove tutto viene assolto e dissolto, una città con dimensioni di cinismo, saggezza, indifferenza che mai cambiano e conducono agli stessi errori, una metropoli che permette di rimanere infantili con il beneplacito della Chiesa“.
Laterza riconvoca oggi, attorno allo stesso tema alcuni dei più noti autori :
Emanuele Trevi, Paolo Di Paolo, Christian Raimo, Igiaba Scego,Valerio Magrelli, Nicola Lagioia, Teresa Ciabatti, Antonio Pascale.
Ne ha parlato a Casa Moravia suscitando grande interesse tra il folto pubblico, uno degli autori, Paolo Di Paolo con lo storico Vidotto e la scrittrice Carola Susani.