Il diorama dell’equatoriale Estate 2023 resterà nella memoria collettiva come stupefacente (ri)scoperta delle bellezze naturali di Santa Teresa di Gallura, perla di quella Sardegna indicata dalla prestigiosa rivista Condé Nast Traveller come la più bella isola d’Europa.
Non occorre consultare i misteri Eleusini per sapere che non sono molti quelli che celebrano la loro eccentricità in costume da bagno e con un libro in mano e, in lodevole coerenza, entrano in libreria ora col piglio del lettore forte, ora con l’incertezza di quello occasionale, ed anche con lo spaesamento di quelli affetti da smodata pigrizia intellettuale.
La storica Libreria Roggero, nell’eleganza dell’autenticità e nella garbata disponibilità dei gestori, Angelo,Tina e del loro team, nel non facile compito di far dialogare sole e libro, liturgie estive e voglia di sperimentare il valore della terapia della parola scritta, hanno raccolto attorno a sè una vasta e varia community, con la migliore arma di cui dispongono: la cortesia.
Tina Roggero e Sandra Villani in affascinante sempre cordiale professionalità.
Con lo stesso spirito la Libreria ha soddisfatto la richiesta di una personale top ten, dal privilegiato loro punto di osservazione, lontana da grigie statistiche, ovviamente non esaustiva ma tuttavia indicativa del gusto predominante tra i bagnanti ( per usare un’antica espressione locale) di questa estate, volto ad intercettare, al di là dell’indispensabile apprezzamento del plot narrativo, la pecularietà del territorio che momentaneamente li ha ospitati.
Manco a dirlo, svetta il talento narrativo di Michela Murgia, non tanto per il recente Tre ciotole, quanto per la precedente produzione, con particolare attenzione a Accabadora, nucleo emotivo del pensiero della scrittrice.
Alto l’interesse attorno ai grandi classici nel nome di Grazia Deledda, Salvatore Satta ed anche Enrico Costa, sulla scorta del successo cinematografico de Il muto di Gallura, basato sull’omonimo romanzo.
Premiati i giovani scrittori che hanno saputo coniugare in stile sardo le geometrie del noir, in un gioco di specchi in cui la forza della tradizione collide con la modernità dei personaggi.
Tra questi:
Antonio Boggio con Omicidio a Carloforte;
Piergiorgio Pulixi, allievo di Massimo Carlotto, con La settima luna;
Paolo Pinna Parpaglia, che con un complesso montaggio, ha attirato grande consenso con Quasi innocente Quasi colpevole.
Nello stesso ambito di indagine ambientale, legata a intriganti enigmi da risolvere e problematiche sentimentali, i lettori hanno scelto La banda dei carusi della siciliana Cristina Cassar Scalia.
Anche nella narrativa straniera è prevalso il gusto per le storie intricate, alla ricerca della risoluzione dei complessi puzzles proposti dagli autori, in un susseguirsi di colpi di scena di cui è maestro Joël Dicker anche con il suo ultimo Il caso Alaska Sanders
A riflettere sulla grande euforia tipica della stagione estiva, mai così immotivata visti gli scoppi dei recenti terribili conflitti internazionali, hanno trovato un attento pubblico Federico Rampini e Paolo Crepet.
L’uno, Rampini, autore de La speranza africana, col piglio dell’apprezzato editorialista de La Repubblica, forte di meticolosa documentazione e lucido superamento di luoghi comuni, invita alla complicata considerazione dell’evoluzione della realtà africana e delle inevitabili ricadute sul mondo occidentale.
L’altro, Crepet, col diffuso consenso di una vasta platea di lettori transgenerazionali, affida al suggestivo titolo del suo ultimo libro Prendetevi la luna, la necessità di guardare al futuro con impegno e rinnovata fiducia al di là di un presente assai incerto.
In questo quadro val la pena sottolineare lo scarso rilievo che sulle scelte degli ospiti teresini hanno avuto i libri della cinquina dell’ultimo Premio Strega, mentre ha registrato un grande consenso La portalettere di Francesca Giannone, autrice in grado di avviare attorno al personaggio autobiografico della sua bisnonna, prima postina del Salento, la complessa storia nazionale, attraverso l’evoluzione postbellica della società italiana, capace di portare avanti, tra feroci pregiudizi, le istanze femministe.