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16 millimetri alla rivoluzione – Piperno e Ricciardi

2024/02/23 - Biblioteche, Documento, Evento di: MG Colombo
16 millimetri alla rivoluzione –  Piperno e Ricciardi

Biblioteca Flaminia
Giovedì 22 Febbraio 2024
Riuso delle Immagini di Archivio
AAMOD
Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico

Già dal bel titolo sufficientemente enigmatico e audacemente (visti i tempi) speranzoso, anche un pò ucronico, Piperno e Ricciardi chiariscono che, dalle immagini di repertorio da loro selezionate, non hanno inteso trarre malinconiche riflessioni di stampo archeologico, ma piuttosto, attraverso momenti salienti della recente storia del Partito, ritrovare entusiasmo ridare voce a quei militanti che, nelle sezioni, molto morettianamente, chiedevano chiarezza delle parole, giacchè, si, ” le parole sono importanti” ( v.Bianca).
Niente malinconie retrò, sottolineate nella loro inutilità passatista, dal piglio immutato e convinto di Luciana Castellina eterna militante, a lungo eccentrica e inusitata presenza femminile in un partito tutto al maschile, fondatrice de Il Manifesto protagonista, spesso dissidente, della lunga vincente storia di tante battaglie di civiltà, nel film, è il colto collante tra immagini di repertorio, memorie personali, italian* in movimento alla ricerca di svecchiare il Paese nel segno del bene comune.

Il film riporta ad un’Italia molto pasoliniana, sullo sfondo di periferie animate da un’umanità ancora non omologata nel pensiero e persino nei tratti somatici, come evidenziano le immagini dei cortei operai, dell’impegno femminista, della prima messa in discussione del patriarcato.
Evidenzia con le immagini l’allargarsi della presa di coscienza civile ai licei della borghesia come il Mamiani, il Tasso. Soddisfa curiosità, offre inediti ( tipo un tenero Lenin col gatto), esige, infine, fuor di retorica, una riappropriazione di istanze, volte a principi di progresso rispettoso del bene comune.
Un’utopia cinematografica?
No, come dice Cesare Zavattini  nel film: “un cinema di tanti per tanti”.

 

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