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Dalla attuale distopia alla prossima Utopia di Tom Stoppard ( Viaggio – Naufragio – Salvataggio)

2012/03/12 - Teatro di: MG Colombo

Teatro Carignano, Torino dal 20/03/2012 al 01/04/2012

Teatro Argentina, Roma dal 10 | 29 aprile 2012

 

“Che cosa bella è il teatro quando è teatro” possiamo dire, parafrasando il Menandro di “Che cosa bella è l’uomo quando è uomo”  .

Nella catastrofe spirituale e occupazionale che ci affligge e investe con particolare virulenza il settore culturale, poco trainante nella vulgata popolare ( e non solo) per la ripresa economica, e pertanto massacrato dal prossimo Programma Quadro della Ricerca e Innovazione,  l’allestimento di The Coast of Utopia di Tom Stoppard appare come uno straordinario evento di rilancio del settore.

Compagnia che più orizzontale non si può: rigoroso ordine alfabetico in cartellone a sfatare, almeno pro tempore, il narcisismo imperante, minimo sindacale per tutti a riconoscere l’impegno di tutti.

Bello che ciò parta da due gloriosi Teatri nazionali, che con i loro straordinari spazi, la loro tradizione di sostegno alla cultura, la sensibile colta attuale conduzione di Gabriele Lavia e Mario Martone, si distinguono per impegno culturale e civile.

Esplicito Marco Tullio Giordana nella conferenza stampa di presentazione, oggi nel foyer del teatro Argentina: abolire d’autorità le lamentele per uscire dalla deriva del piagnisteo e riavviare la crescita.

Mettere in scena testi che richiedano grandi cast, indotto numeroso, come ai tempi indimenticabili di Luca Ronconi.

Per capire di cosa stiamo parlando, qualche cifra: 31 attori in scena, 200 costumi, 80 cambi di scena, senza trascurare il numero di maestranze, tecnici, staff produttivo, oltre che della fattiva collaborazione dei due Stabili.

Il poderoso ammaliante testo di Stoppard, per il quale si evoca Checov ma anche Pinter, è di prossima uscita in Italia per Sellerio.

http://www.teatrodiroma.net/

http://www.teatrostabiletorino.it/

 

 

 

 

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