Scuderie del Quirinale

18 ottobre 2013 – 9 febbraio 2014

Progetto di: Eugenio La Rocca

A cura di:

Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce, Annalisa Lo Monaco, Cécile Giroire, Daniel Roger

Straordinario comunicatore non sbagliò un colpo nella scelta degli alleati, dei nemici, delle mogli, conquistò un diffuso consenso  grazie al benessere diffuso che seguì alla fine delle decennali lotte interne.

Quaranta anni all’insegna di pax e pietas, valori veicolati dai massimi letterati del tempo e da un abile meccanismo autoreferenziale, che non si arrestava neanche davanti al falso storico.

Vedi il fumetto, che sull’armatura della statua di Prima Porta, attribuisce  la restituzione delle insegne militari, sottratte a Crasso,.ad una vittoria militare invece che ad una trattativa diplomatica.

Gran comunicatore, con ragionata e abile campagna pubblicitaria, eternò sé stesso attraverso la monetazione, il restauro di 82 templi, la divinazione del padre, l’assunzione del nome Augusto, la cui etimologia ( da augere-aug/ aumentare,accrescere), solleticava non solo il suo Ego ma anche quello dell’Urbe tutta.

Fu esaltato da artisti e artigiani che, in letteratura, architettura, statuaria e manufatti, ne perpetuarono l’immagine di elegante sobrietà raffinatezza e lusso ineguagliati, come testimoniano i tanti oggetti in mostra.

Dissensi pochi ma violentemente eloquenti, come il ritratto bronzeo del British Museum proveniente da Meroe (Nubia, Egitto), tenuto sotto il pavimento della sala reale perchè tutti, nell’immaginario dei Nubi, potessero calpestarlo.

Affrontati in maestosa visione, l’Augusto pontefice massimo da via Labicana del Museo Nazionale Romano e l’Augusto di Prima Porta dei Musei Vaticani. Presente anche il  Doriforo proveniente da Atene, per la prima volta in Italia.

Di squisita fattura una nutrita selezione di argenti di Boscoreale, alcuni di una strepitosa modernità di linee,(come un porta uovo di rara fattura), provenienti dal Louvre, di preziosissimi cammei da Londra, Vienna e dal Metropolitan di New York.

Senza contare i vetri, come la grande scatola azzurra del British e la colomba del museo di Adria.

Quaranta anni di principato si conclusero con l’apoteosi dell’Imperatore, certificata da un testimone oculare (pagato da Livia), e riprodotta con dovizia entusiastica in tante opere agiografiche.

http://www.scuderiequirinale.it/categorie/mostra-augusto-roma