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Leggere Cassitta nel luogo giusto ( cioè a Santa Teresa).

2023/07/16 - Attualità, Letteratura, Luoghi di: MG Colombo
Leggere Cassitta nel luogo giusto ( cioè a Santa Teresa).

“…..tutto a un tratto fu spinto a parlargli del mare che tanto amava..”
Joseph Conrad

Sulla Rotonda del Cenacolo di S. Teresa Gallura, affacciata sullo spettacolare scenario delle Bocche di Bonifacio, Giampaolo Cassitta ha piacevolmente intrattenuto i lettori del suo ultimo lavoro C’era una volta all’Asinara, facendoli agevolmente approdare nello spazio poetico del testo, denso di episodi e personaggi, evocati dalla memoria inesauribile di Gianfranco Massidda, oggi felicemente novantenne, depositario di storie e Storia dell’Isola, ove, con occhi di bambino e pratica di fanalista, ha quasi ininterrottamente vissuto.

Il libro già nel titolo denuncia la sua dimensione fantasy e propone l’isola come una terra di mezzo di duro scontro tra elementi naturali ed umani, ma anche come laboratorio di crescita culturale e sociale.
Belle le pagine di riflessione dei detenuti sul valore di una pena volta al riscatto, complice la maestosità dell’isolamento naturale, ove pure, umanamente, si coltivavano tentativi di evasione.

Protagonista indiscusso il Mare, a volte morbido  a volte nodoso, continuamente evocato con riferimenti colti o elegiaca spontaneità.
Scenario potente di fatti bellici come l’affondamento della corazzata Roma (ma anche del Fascismo), lo sbarco degli Americani ( ma anche dei Mufloni), le attività di biblica semplicità come la panificazione, le mitiche battute di pesca e di caccia con personaggi illustri e teste coronate.

Sollecitato da Franco Mannoni e  Piero Bardanzellu, profondi conoscitori del territorio e padroni di belle scritture, oltre che del postulato intangibile di cultori della civiltà costiera, che dall’Asinara si protrae fino a Tavolara includendo l’arcipelago de La Maddalena, Cassitta ha arricchito il concetto geografico dell’isola/carcere con le tante storie brulicanti di personaggi simpaticamente grotteschi, teneri, inquietanti, ambigui, rassegnati, volitivi che animano di forza propria le pagine del libro.

 

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