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Alla corte di Anna Gardu

2014/09/08 - Attualità, Gastronomia, musei, Travel book di: MG Colombo
Alla corte di Anna Gardu

HÓRO”, del narrar per dolci

Bisogna predisporsi a un lungo tour per conoscere il mondo di Anna Gardu.
Arrivare ai piedi del Gennargentu scintillante per l’implacabile sole di una tardiva Estate, affacciarsi sulla Badde Manna, generosa di mandorli, osservare i paesi arroccati
in ineludibile aspra solitudine.
laiVisitare ammirati i Musei di Nuoro MAN e TRIBU
dove il primato è il sardolicesimo declinato da Maria Lai e Giuseppe Biasi,
perpetuato con bella creatività dai giovani di SEUNA LAB.

biasiPerdersi nel silenzio sospeso delle strade del Centro,
sonnacchiose forse perchè reduci da una notte bianca eppur vibranti d’insofferenza indipendentista aggravata dalla catastrofe occupazionale

20140906_104513Sprofondare nei divani vintage dei MontiBlu, tuffarsi nella collezione IsolaMarras sorseggiando un vitaminico centrifugato e intanto ascoltare come dare impulso ai mandorleti
e alla produzione dolciaria, magari con marchio doc.
E poi non mancare l’aperò allo storico Tettamanzi in borghese rilassatezza, tra memorie di avo giunto da oltremare, audace imprenditore, attento pater familias, dispensatore di preziose ricette che oggi perpetuano il loro successo al di fuori dell’entourage familiare e che fanno da anni coltivare alla Gardu il progetto di un laboratorio museo con scuola di alta pasticceria tradizionale ed esportazione del prodotto a livello internazionale.

20140906_103758Perdersi ammirati nella fornitissima Libreria MieleAmaro sul Corso,
laboratorio di progetti culturali di grande impatto.
Ripercorrere la vicenda umana e letteraria della Deledda, ancora tangibile nella sua casa e nella Chiesa della Solitudine, per avviare ineludibili riflessioni sulle problematiche del nostro vivere suggerite dalla Via Crucis naïf di Anna Gardu, realizzata in materiali effimeri a sottolineare le mille forme del dolore,
la caducità del vivere, l’ingenua adesione al mistero.

20140906_135328Dulcis in fundo (assolutamente non metaforico) entrare nell’elegante
Ristorante Ciusa di famiglia, chef Franco Fenu, che ospita, accanto ad un bel campione di artigianato d’autore, ad una significativa raccolta di libri dell’Editore Ilisso,
le immaginifiche rivisitazioni della Gardu, custodite sotto campane di cristallo a suscitar attonita ammirazione e, speriamo, fattivo interesse attorno al  progetto
che coltiva ufficialmente dal 2012, finalizzato alla tutela
produzione trasformazione esportazione dei mandorleti del territorio.

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Intanto con elevata professionalità,
accresciuta notorietà per la vittoria del Premio Pio Alferano con il suo Re Gall,
interpreta i motivi popolari della tradizione
per rendere indimenticabili ed unici eventi pubblici e privati

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