ExtraDoc- Film Festival- MAXXI 2022
direttore Mario Sesti
il doc Peso morto di Francesco Del Grosso si apre con un vivificante bagno in mare del protagonista Angelo Massaro, tornato libero dopo ventiquattro anni di ingiusta detenzione.
Il Regista mantiene fino in fondo la promessa di ricostruire la vicenda, per molti versi surreale, di un clamoroso caso di mala giustizia, lontano dal didascalico sensazionalismo del linguaggio giornalistico, utilizzando una forma narrativa lineare asciutta ed incisiva nella rievocazione del pathos e squonquasso che si può abbattere sulla vita personale e familiare di una persona.
Francesco Del Grosso sceglie di delegare quasi esclusivamente la narrazione dei fatti a nessun altro se non che allo stesso Angelo Massaro, corpo e anima sofferente, che non cessa di dichiarare, giganteggiando nella sua solitudine, l’estraneità ai fatti a lui imputati da un sordo, se non addirittura assente, apparato giudiziario.
Con accresciuta amarezza, il protagonista deve constatare che, anche dopo l’assoluzione giunta così tardi, per lui e la sua famiglia rimane il peso di reinserirsi nella normalità dopo l’anormalità cui lo aveva condannato un’incredibile leggerezza giudiziaria.
Pittoresche le inquadrature paesaggistiche e gli scorci ambientali, che radicano la vicenda sul territorio ove si svolge: la geometrica immobile bellezza della campagna pugliese, l’asetticità deile aule giudiziarie, la claustrofobica situazione carceraria.
Sorprendente la non retorica testimonianza, in prima persona, della moglie del protagonista, la sua costante presenza e il supporto emotivo sentimentale durante l’intero percorso giudiziario e nella parallela complicata gestione familiare.
Ai Massaro, sopraffatti dall’emozione, presenti con il Regista e lo staff nella sala dell’ Auditorium del MAXXI, è andata, a proiezione conclusa, la solidarietà della platea.
